Probabilmente “dal settimo secolo”, sicuramente “dall’anno 1100”, sono qui, con un’unica visione, con un unico fine: sopravvivere. Alludiamo, chiaramente, ai croati. Un unico fine, un’unica visione comune, con la sola volontà come principio fondante, con le mani callose e ferite come unico attrezzo. Terra, pietra, legno, sabbia, mare, acqua: tutto passa attraverso le loro mani. Mani che, sopportando consapevolmente il gelo e l’arsura, le ferite ed il dolore, forgiano le loro vite e le vite dei loro cari, dando forma anche, inconsapevolmente, alla storia di Dobrinj e del suo territorio…
“Dall’anno del Signore 1100”, ossia dalla prima testimonianza scritta sull’esistenza di Dobrinj, e durante i secoli successivi, le loro mani hanno lasciato innumerevoli tracce. I segni della loro lotta per la vita sono sopravvissuti a tante altre battaglie e sventure, ed oggi sono soltanto ricordi e simboli dei tempi passati. Sulla scia di quegli anni così lontani, ci siamo imbattuti in tante preziose tracce del passato, a volte appena conosciute, a volte del tutto ignorate. Con l’aiuto di questo catalogo sarà facile rintracciarle! Ciascuna è degna della nostra attenzione, ciascuna merita un posto nella nostra memoria… perché sono il frutto dell’operosità di quella gente, piccola ed umile, che ha abitato queste terre…